Cosa vedono davvero le banche: come interpretano il tuo bilancio e il tuo rating
Lo sai come ti vede una banca?
Il tuo bilancio dice molto, ma non tutto.
Le banche leggono i numeri in modo diverso dal commercialista, e il giudizio che ne ricavano, il rating, può aprirti o chiuderti le porte del credito.
Se vuoi accedere a finanziamenti, migliorare le condizioni o anche solo mantenere la fiducia delle banche, devi sapere come vieni valutato.
Questa guida ti spiega cosa guardano davvero gli istituti di credito quando analizzano il tuo profilo.
Rating: una lettura “bancaria” del tuo business
Le banche non si fidano delle intenzioni. Si fidano dei numeri. Ma non li leggono come te.
Nel valutare il rating, incrociano i dati del tuo bilancio con i comportamenti finanziari (dati interni + Centrale Rischi).
La loro lettura è orientata a valutare il rischio di non restituzione del credito.
Ecco come interpretano la tua impresa.
1. Analisi quantitativa – I numeri che parlano
Cosa analizzano:Redditività (utile netto, ROI, ROE)
Indebitamento (PFN, rapporto con EBITDA o mezzi propri)
Liquidità (current ratio, quick ratio)
Struttura finanziaria (equilibrio tra capitale proprio e debito)
Capacità di generare cassa (DSCR – Debt Service Coverage Ratio)
Un utile basso o un’eccessiva dipendenza dal credito bancario abbassano il rating, anche se l’azienda “funziona”.
2. Analisi qualitativa – Il contesto e la governance
Le banche considerano anche fattori qualitativi che incidono sul profilo di rischio:
Settore e mercato di riferimento
Stabilità della governance
Esperienza del management
Trasparenza nei documenti e nella comunicazione
Piani industriali e strategie di lungo periodo
Un’impresa senza visione o senza un piano scritto viene vista come più rischiosa.
3. Analisi comportamentale – Come ti sei comportato fino ad ora
Molto pesano anche i tuoi dati storici nei rapporti con le banche, soprattutto quelli registrati dalla Centrale Rischi di Banca d’Italia:
Utilizzo degli affidamenti
Sconfinamenti (anche brevi)
Ritardi nei pagamenti
Richieste respinte
Eventuali segnalazioni
Un comportamento scorretto in passato abbassa la fiducia per il futuro.
Le logiche di rating interno delle banche
Ogni banca ha un modello interno (rating “proprietario”) ma i principi comuni sono:
Rating numerico o a lettere (es. da 1 a 12 oppure da A a D)
Suddivisione in fasce di rischio
Conseguenze automatiche: peggior rating → condizioni più rigide, meno credito, più garanzie
Spesso il gestore stesso non può derogare al giudizio del sistema interno.
L’errore che fanno molte PMI
Molte aziende ignorano la percezione bancaria finché non hanno un problema.
Oppure si affidano solo al commercialista, che spesso ottimizza il bilancio in chiave fiscale, ma lo rende debole agli occhi delle banche.
Serve invece un approccio consapevole: "gestire l'immagine finanziaria" è parte del lavoro d’impresa.
Come puoi migliorare la tua “leggibilità” bancaria?
Rendi i tuoi bilanci chiari e coerenti nel tempo
Accompagna i numeri con un piano d’impresa e proiezioni
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